First published at 18:32 UTC on December 7th, 2021.
Quand’era un ragazzino e abitava nelle pampa argentine, Horacio Pagani dichiarò che voleva fare l’auto più bella al mondo. C’è riuscito. Da bambino andava chiedeva alla signora che abitava nella casa vicino e aveva una Mercedes di aprire e chiudere …
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Quand’era un ragazzino e abitava nelle pampa argentine, Horacio Pagani dichiarò che voleva fare l’auto più bella al mondo. C’è riuscito. Da bambino andava chiedeva alla signora che abitava nella casa vicino e aveva una Mercedes di aprire e chiudere la portiera dell’auto per godere di quel rumore. Oggi le sue auto hanno il rumore di un V12 AMG realizzato dalla Mercedes appositamente per la Pagani. Quando il giovanissimo Horacio costruì un motorino, gli mise le gomme Pirelli, suo mito. Oggi le sue Pagani hanno pneumatici Pirelli da sogno.
Sogni… in teoria Horacio li ha coronati tutti, se non fosse così animato dal binomio Arte e Scienza, appreso da Leonardo Da Vinci, che non gli permette di fermarsi.
Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo, intuisce immediatamente le doti di Horacio, tanto che nel 1982 scrive una lettera in cui raccomanda questo giovane disegnatore e costruttore a Ferrari e ad altri nella Motor Valley.
Horacio entra come operaio di terzo livello alla Lamborghini. Colpisce per le sue doti tanto che arriverà a collaborare al design della Diablo e della Countach Anniversary.
Fonda poi la Modena Design e… sono tutte cose che mi ha raccontato in una lunga intervista fatta il 12 giugno 2021 a San Cesario Sul Panaro, nel museo Pagani e nella “piazza” dove costruiscono artigianalmente auto che vengono vendute all’istante, appena ne viene annunciata la produzione. Alcune, in tiratura limitata, costano anche più di 5 milioni. Ma qui non si parla più di automobili, ma di opere d’arte. Tanto che le prime Pagani Zonda, vendute allora a 500 milioni di lire oggi c’è chi è disposto a comprarle per 6 milioni di €.
Leonardo sarebbe orgoglioso del suo allievo Horacio che, 500 anni dopo, porta avanti il concetto che Arte e Scienza debbano essere unite.
Ho deciso che avrei intervistato Pagani appena ho visto un suo capolavoro.
Il 30 giugno vado a Modena dove stanno allestendo gli stand per una sorta di Motor Show che sarebbe iniziato il giorno dopo. Il mio amico Francesco Maione, con cui abbiamo fatto per tre anni il progetto FIAT Music, mi ha invitato a cena. Quando arrivo mi dice: “Devi vedere le Pagani”. Ci incamminiamo, ma quando arriviamo in Piazza Duomo sono già coperte. Luigi Ganzerli, Communication Supervisor & Project Manager della Pagani, mi riconosce. Capisce il mio desiderio di vedere una Pagani e mi scopre la Huayra Tricolore, costruita in soli tre esemplari come omaggio ai 60 anni delle Frecce Tricolori...
https://www.youtube.com/watch?v=kCV-XdT94rw
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