Click to copy, then share by pasting into your messages, comments, social media posts and websites.
Click to copy, then add into your webpages so users can view and engage with this video from your site.
Report Content
We also accept reports via email. Please see the Guidelines Enforcement Process for instructions on how to make a request via email.
Thank you for submitting your report
We will investigate and take the appropriate action.
ARMI MISTERIOSE A GAZA Microtecnologie per Amputazioni
Documentato per la prima volta l'utilizzo di micro tubi di carbonio per costruire armi non convenzionali utilizzate a Gaza
“Ho esaminato le immagini gli spettri e le tabelle dei campioni che avete preso a Gaza dopo la recente guerra e mostrano con molta chiarezza che sono state utilizzate in quel posto delle armi basate su nano sistemi e questa è una delle prime prove evidenti che i nano sistemi soprattutto i nano tubi a carbonio possono essere utilizzati con efficacia distruttiva molto forte. A mia conoscenza è il primo caso sperimentato sul campo durante un atto bellico.”
Così ha commentato il Prof. Alberto Breccia Fratadocchi, membro del Comitato Scientifico dell’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) , le analisi dei campioni delle armi misteriose usate a Gaza nell’ ultimo conflitto.
I campioni sono stati raccolti dal documentarista Manolo Lupicchini per la trasmissione di Ricardo Iacona “Presadiretta” e portati ai laboratori dell’ università di Ferrara per essere analizzati. Le analisi sono terminate qualche settimana fa ed ora è la redazione Investigativa di Rainews24 e riprendere il percorso dell’inchiesta con approfondite interviste sui risultati delle analisi e sulle caratteristiche delle ferite misteriose incontrate dai medici che hanno operato allo Shifa Hospital a Gaza.
Due medici norvegesi, il Dott Erich Fosse e il Dott Gilbert Mads, che hanno operato in quell’ospedale durante il conflitto, raccontano di aver spesso trattato arti inferiori mutilati all’ altezza del femore senza tracce di frammenti di metallo o proiettili, con una insolita morfologia del tessuto organico che appare cauterizzato e non risponde alle cure.
Le analisi presso i laboratori dell’ università di Ferrara dei 3 frammenti degli ordigni misteriosi hanno mostrato: una lega di metalli, una agglomerato di fosfati fusi, e un frammento di Carbonio. E’ quest’ultimo, ad un’analisi microscopica, ha rivelato la presenza di micro tubi di carbonio, cavi , sui quali sono state rilevate sostanze chimiche , in particolare magnesio.
Il caricamento di micro tubi di carbonio, secondo il Prof. Alberto Breccia aumenterebbero fino 5 volte la potenza del materiale chimico, riducendo il peso dell’ ordigno. L’ordigno secondo le testimonianze raccolte, viene sganciato da aerei teleguidati ed è in grado di colpire con estrema precisione aree di pochi metri, all’interno dei quali ha conseguenze letali, senza creare danni collaterali nelle aree circostanti.
Nell’inchiesta vengono fatte ipotesi sul funzionamento delle diverse nuove armi usate nel conflitto e sui sofisticati processi fisici che vengono utilizzati, ma la caratteristica comune di questi nuovi ordigni, è quella di utilizzare micro tubi di carbonio caricati di sostanze chimiche e questo fatto potrebbe essere interpretato come una violazione del trattato internazionale del 1993 e delle integrazione del 1997, che proibisce l’uso di armi chimiche.
di Maurizio Torrealta
4 giugno 2009
Category | News & Politics |
Sensitivity | Normal - Content that is suitable for ages 16 and over |
Playing Next
Related Videos
Gianfranco Peroncini - L’omicidio di Enrico Mattei
3 months, 1 week ago
4 months ago
Roberto Germano: un'altra energia è possibile
4 months ago
Fabio Mini: oltre ogni regola militare
4 months ago
Il fantasma della pandemia (suina)
8 months ago
Apollo 11 Il lato oscuro della luna
9 months ago
Warning - This video exceeds your sensitivity preference!
To dismiss this warning and continue to watch the video please click on the button below.
Note - Autoplay has been disabled for this video.